lundi 25 juin 2012

Pourquoi de retour


Je ne voulais pas partir, il y a deux ans.

Et la première période sur Paris n'était pas génial pour moi.

Puis petit à petit les changements: nous avons trouvé une nourrice pour la petite, un job pour moi.

Et le rythme à changé à nouveau, en mieux pour moi, même si entre mille choses à faire le temps n'est toujours pas suffisant. On cour on cour...l'organisation de la journée est devenue très importante.

Puis un changement à nouveau et retour à la case départ. Dans 2 mois.

La situation italienne, économique et politique, n'est pas la meilleure....

Alors nous avons beaucoup de questions:

- c'est le bon choix? Pour nous, pour les filles?

- pour le présent et pour le futur?

- pour le travail et pour les écoles?

- pour le reste des nos familles en Italie et en France?

- pour le climat, l'environnement, le stress et la pollution?

- pour notre couple?


Pourquoi de retour? Les réponses sont plusieurs, les motivation (pour et contre) s'entremêlent....
Seulement les (bonnes)  intentions comptent?


4 commentaires:

Unknown a dit…

je pense que oui, les bonnes intentions comptent sourtout! (giusto?? vaaaaghi ricordi di francese delle medie...). E se tu ti preoccupi per i 70mq, forse ti consolerà sapere che dove siamo ora ci sono 3000mq di giardino con tanta erba da rasare, siepi da tagliare, orto tutto da fare...e sono sola a casa perchè Carlo sta lavorando come un pazzo... gulp! :-)

Creazioniedintorni a dit…

Miss mi fa piacere ritrovarti qui. E pure di sentire che il lavoro c'e. Il giardino e la casa non mi spaventano, ho solo i dubbi di fare la scelta giusta per quanto ci riserva il futuro. Certo e` invece che non chiudiamo nessuna porta dietro di noi. Penso che una volta sperimentato l estero una eventuale furua possibilita di espatrio non sarebbe esclusa a priori....buon lavoro ed a presto!

Ale - Espatriata al seguito a dit…

che bella idea il blog da "inpat", forse dovremmo pensarci anche noi...
Mai come in questi gg sto pensando che non mi dispiacerebbe ritornare all'estero, ritornare al mio lavoretto part time di insegnamento la sera, che un anno fa mi sembrava ben poca cosa (in confronto al mio stabile lavoro full time in Italia) ma che ora mi permetterebbe di seguire il bimbo tutto il giorno e lasciarlo poi alle cure del papà e non di estranei. Certo se anche potessimo ripartire sarei in un certo senso logorata dai sensi di colpa nei confronti dei nonni, sottraendogli il nipotino che già amano tantissimom quindi non sarebbe comunque un passo facile. Occasioni ora non se ne vedono all'orizzonte, ma anche io non ho chiuso nessuna porta... cosa ci porterà la vita?

Creazioniedintorni a dit…

Ciao e bentrovata!! Come sta il pargolo e come l'avete chiamato? I sensi di colpa di cui parli li avevo all'inizio, ben forti, e sono scemati col tempo. In funzione della distanza ci si può organizzare per mantener i contatti, anche quotidiani con brevi telefonate o un appuntamento fisso via skype o simili. Insomma, per me che ho un sacco di parenti vicini in Italia, anche stando in Italia li si vede nelle occasioni oppure quando si va volontariamente da loro. Quindi sono per il farci la nostra vista non in funzione loro, come è normale. Se un'altra occasione si presenterà, buona e sicura, la coglieremo. Un baciotto al bimbo.